Qual è l’orario migliore per osservare gli animali? Come per le stagioni la risposta è molto variabile in funzione della specie che si vuole osservare. Non esiste quindi una risposta generale ma possiamo stabilire l’ora migliore per l’osservazione di una specie in particolare.

Pianificare l’animal watching di una specie presuppone la perfetta conoscenza dei ritmi vitali e delle abitudini specifiche. Solo grazie a questa conoscenza di base ed alla conoscenza dell’habitat in cui vogliamo introdurci potremo pianificare delle sessioni di animal watching ad orari predeterminati e massimizzando le possibilità di avvistamento.

Mattino. Le prime ore del mattino sono caratterizzate dal risveglio di molti uccelli che dalle prime ore dell’alba iniziano le proprie attività giornaliere, inoltre, è anche l’orario di “rientro” dei grandi mammiferi che si muovono durante la notte come ad esempio il capriolo. Con il sole poi iniziano a muoversi tutti gli animali compresi gli animali a sangue freddo (come ad esempio i rettili), gli insetti e le farfalle.

Pomeriggio. Il pomeriggio è il momento del riposo per molte specie, i ritmi si abbassando con l’aumentare delle temperature (periodo estivo) per poi riprendere solo sul fare della sera con il fresco.

Sera e Notte. Con il buio gli animali diurni si ritirano nelle proprie tane o nidi e lasciano il posto a quelli che prediligono le tenebre: pipistrelli, gufi, civette, barbagianni, lucciole, ecc. Durante la notte aumentano i propri ritmi vitali anche molti mammiferi di grosse dimensioni quali il tasso, il cinghiale, il lupo, il capriolo e l’istrice.

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